martedì 28 aprile 2015

Richiedenti asilo: una marea in arrivo nel Lazio


Era stata presentata il 17 aprile, un giorno prima dell’ecatombe di migranti nel Mar Mediterraneo, l’interrogazione che Giancarlo Righini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha discusso nella seduta di ieri mattina del consiglio regionale del Lazio, partendo dall’assunto che “i numeri dell’immigrazione in Italia hanno raggiunto livelli insostenibili, e nei soli primi due mesi del 2015 è stato superato il numero di migranti ospitati in tutto il 2014, ed addirittura triplicato quello dell’intero 2013. Una situazione divenuta insostenibile, che vede la regione Lazio pagare un prezzo sociale inspiegabilmente alto rispetto alle altre regioni”. 
A fronte di indicatori sociali che dimostrano l’escalation di un’immigrazione resa massiccia dalle criticità internazionali cui l’Italia è sottoposta, Righini ha richiesto “l’attivazione di procedure atte a garantire una più equa distribuzione dei migranti richiedenti asilo, considerato che il Lazio è la regione italiana che accoglie più migranti dopo la Sicilia, in cima alla lista per evidenti motivi di prossimità. Pur avendo un terzo delle strutture d’accoglienza dell’Emilia Romagna i richiedenti asilo presenti nella nostra regione sono in numero tre volte maggiore. Stessa dinamica nei confronti della Toscana, che conta 39 centri in più rispetto al Lazio ma ospita appena il 4% dei migranti”. 
“Numeri - ha ribadito il capogruppo di Fdi durante il ‘question time’ - che ben evidenziano un fenomeno divenuto insostenibile, tanto più che questi centri sono spesso dislocati in contesti sociali già profondamente disagiati, come nel caso di Tor Sapienza, alla periferia della Capitale”. 
“In ottemperanza al principio di condivisione nazionale del fenomeno, così come il Governo deve fare la sua parte in sede internazionale, pretendendo che il numero di richiedenti asilo venga ripartito nell’intera Unione Europea, gradiremmo che Zingaretti si attivasse col Ministero degli Interni per sollecitare una più equa ripartizione tra le regioni italiane, invertendo un trend che vede il Lazio pagare uno scotto altissimo, che non è in alcun modo giustificato. E non ci si venga a citare l’articolo 10 della Costituzione - ha concluso il capogruppo di Fdi -, se poi si fanno spallucce dinanzi a tanti altri diritti ‘santificati’ dalla Costituzione, a partire dall’articolo 3, quello sull’uguaglianza tra i cittadini”. 
Quanto espresso da Righini nell’aula consiliare è stato poi ripreso ed avvalorato da Romeo De Angelis, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, che ha contestato la “leggerezza con la quale l’assessore Visini ha replicato all’intervento del nostro consigliere regionale, fingendo di non capire che la nostra azione nasce dal grido di dolore dei territori, che si ritrovano a pagare uno scotto davvero elevato”. “Ben vengano le famiglie siriane che scappano dalle bombe - ha commentato De Angelis - ma siamo sicuri che tutti quelli che vengono ospitati abbiano veramente diritto all’asilo? I dati che arrivano da Frontex, l’agenzia europea per la gestione delle frontiere, sono d’altronde eloquenti e disegnano una realtà ben diversa con la quale è opportuno che il Governo nazionale e la stessa Giunta regionale inizino a fare i conti”. 
Sulla triste fotografia è intervenuto anche Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
“Dalla risposta all’interrogazione del collega Righini di Fratelli d’Italia, i cittadini del Lazio sanno chi devono ringraziare se abbiamo una percentuale assolutamente sproporzionata di rifugiati. Che aggiunti alla marea di clandestini presenti sul territorio - ha punto il consigliere de La Destra - rendono davvero difficile ogni convivenza. Chi sottovaluta questo dato si chiama Nicola Zingaretti: le altre regioni scaricano su di noi un peso sociale enorme ma lui e la sua giunta pensano ad altro”, ha concluso Storace.

da Il Giornale d'Italia