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Scegliemmo Atreju, il protagonista de “La Storia Infinita” di Michael Ende, per raccontare le gesta di un ragazzo impegnato nel confronto quotidiano con le forze del Nulla; un nemico subdolo che attacca le giovani generazioni, ne consuma le energie, le spoglia di valori ed ideali, sino ad appiattirne le esistenze. Ad Atreju non campeggiano simboli di partito né ipocrisie qualunquiste.
Era e resta una festa di parte, ma non sarà mai una festa di partito.Da qui il suo successo e la partecipazione nelle passate edizioni dei più importanti attori della società italiana ed internazionale. Capi di stato, ministri, intellettuali, artisti, sportivi, ma soprattutto tanti giovani provenienti da tutta Italia.
Era e resta una festa di parte, ma non sarà mai una festa di partito.Da qui il suo successo e la partecipazione nelle passate edizioni dei più importanti attori della società italiana ed internazionale. Capi di stato, ministri, intellettuali, artisti, sportivi, ma soprattutto tanti giovani provenienti da tutta Italia.
Qualche numero: 450.000 visitatori, 1200 volontari, 24 mostre, 50 spettacoli, 350 dibattiti con oltre 400 relatori, più di 8000 pagine di rassegna stampa e 2000 servizi filmati nelle più rilevanti televisioni d’Italia e d’Europa. La manifestazione è, come da tradizione, ricavata all’interno del Parco del Celio, all’ombra del Colosseo ed è suddivisa in zone diverse destinate ad ospitare le conferenze, gli spettacoli serali, i ristoranti, gli stand culturali e sociali.Atreju è infatti molte cose insieme: dibattiti politici, manifestazioni culturali, spettacoli di musica e teatro, iniziative di solidarietà. Un’occasione unica per analizzare l’attualità e per proporre soluzioni alle grandi questioni nazionali.
A calcare la scena di Atreju, sono stati in passato i più grandi nomi della politica italiana: Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Piero Fassino, Franco Marini, Gianfranco Fini, Marcello Pera, Roberto Maroni, Enrico Giovannini, Pierferdinando Casini, Gianni Alemanno, Walter Veltroni, Massimo D’Alema, Angelino Alfano, Nichi Vendola, Giulio Tremonti, Ignazio Marino, Luciano Violante e più volte l’attuale premier Enrico Letta.Grandi giornalisti come: Bruno Vespa, Lucia Annunziata, Enrico Mentana, Luca Telese, Gian Antonio Stella, Tony Capuozzo.
Protagonisti dello spettacolo come: Raoul Bova, Oreste Lionello, Mario Biondi, Max Pezzali, Katia Ricciarelli.Esponenti del mondo sindacale: Sergio Cofferati, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti.Del mondo sportivo: Margherita Granbassi, Federica Pellegrini, Clemente Russo.
Le voci più autorevoli della Chiesa italiana come Mons. Ruini, Mons. Sgreccia e Mons. Fisichella, e del Terzo settore come Vauro portavoce di Emergency, Polo Beni, presidente nazionale Arci, Fulco Pratesi fondatore WWF Italia.In conclusione, ciò che è stato Atreju è già molto. Ma ciò che può essere in futuro, in un’epoca complessa come quella che attraversiamo, è ancora di più.
Stanno cambiando molte cose in Italia, non cambierà la necessità di avere un’occasione di confronto pubblico che faccia da levatrice all’Italia che verrà.